domenica 10 marzo 2013

Un marziano a Milano

A volte immagino che l'abitante di un altro pianeta, di Marte, poniamo, venga sulla terra, scenda in Italia e scriva una relazione ai suoi complanetari. E' un vecchio trucco, usato tanto tempo fa da uomini come Montesquieu o Voltaire, ma mi piace farlo. 
 
Credo che scriverebbe qualcosa del genere:
Cari amici, in questo paese chiamato Italia, situato sul pianeta terra, sto perdendo il senno. Vi prego, lasciatemi tornare alle rosse pianure marziane.

 
Qui i giovani (cioè le persone con meno di 40 anni: la vita media di un terricolo è di circa 80 anni, e loro si ritengono giovani per metà della vita) raramente lavorano, non trovano casa, solo saltuariamente si accoppiano e riproducono.

 
In compenso gli adulti (qui i vecchi non esistono) restano al lavoro fino a 68 anni, e con la remunerazione del loro lavoro trascinato stancamente e di malavoglia aiutano i giovani a nutrirsi, alloggiarsi e comprare strane macchinette con cui possono cinguettare dovunque. A volte si stufano e chiamano i giovani con strani nomi, come bamboccioni, choosy o altro. Sospetto però che sia tutta scena: gli vogliono bene, e poi non vogliono abbandonare il loro lavoro.

 
Comunque non tutti se la passano così male: alcuni qui stanno meglio che su Marte. C'è ad esempio - ma è solo uno degli esempi possibili - il presidente di un ente chiamato INPS. Quest'uomo è dotato di poteri soprannaturali, al punto che detiene ben 25 incarichi. Per tutti questi incarichi guadagna 1.200.000 euro all'anno (gli euro sono pezzi di carta con cui i terrestri si scambiano cibo, abitazioni, sesso, macchinette), che nella matematica marziana vuol dire 3300 euro al giorno. Se le giornate terrestri durassero 33 ore sarebbero 100 all'ora, ma la terra compie la sua rotazione in solo 24 ore. Dunque i terrestri pagano a questo signore circa 150 euro all'ora, naturalmente anche quando si sposta da un incarico all'altro, quando mangia, dorme, scia o va in canoa.
Di questo ben pochi si lamentano: i terrestri sono esseri di buon cuore e sono contenti per lui.

 
Anche per quanto riguarda il cibo e i rapporti con gli altri esseri cha popolano il pianeta i terrestri sono ben strani.
Si affezionano ad alcuni animali, li accolgono in casa, li nutrono e sono pronti a urlare, arrabbiarsi e sottoscrivere strane cose che qui chiamano petizioni se gli abitanti di qualche altro paese maltratta o si ciba dei loro animali preferiti.
In compenso ad altri animali (a volte molto considerati in altri paesi) non sono disposti a riconoscere alcun diritto: li fanno crescere in edifici strettissimi, li ingravidano continuamente, tolgono loro immediatamente i cuccioli che dopo pochi giorni finiranno a fettine sui banche di orribili edifici che chiamano supermercati dove amano radunarsi nei giorni di festa. Alle madri succhiano con delle macchine tutto il latte possibile perchè ritengono che sia indispensabile ai loro cuccioli di uomo.
Insomma, sono convinti di avere il diritto di decidere a quali animali è riservato il paradiso e a quali l'inferno.

 
Credono anche che dio si sia sacrificato per loro, e per ringraziarlo tra qualche giorno sacrificheranno e seppelliranno nei loro ventri milioni di cuccioli di un animale chiamato pecora. A sacrificare un po' sè stessi non pensano proprio, anzi sono convinti che sia giusto così.

 
La loro certezza che tutto questo sia bene deriva dal fatto che di tanto in tanto dei signori chiamati esperti appaiono in una cornice luminosa che tengono appesa alle pareti e garantiscono loro che tutto questo è necessario per l'economia, il benessere, la salute. Sospetto che questi esperti siano un'illusione ottica.

C'è però una cosa su cui i terrestri italiani non transigono: alcuni impazziscono di amore, altri farneticano di odio: è un vecchio (scusate, adulto) signore con la faccia di plastica.
Pare che questo signore abbia fatto un ballo che qui chiamano bunga-bunga con una ragazza straniera che all'epoca era minorenne ma sembrava maggiorenne e diceva di esserlo.
Bisogna anche dire che per impedire che la cosa si scoprisse questo signore con la faccia di plastica ha raccontato alla polizia locale che la ragazza era nipote di un capo di stato straniero, e non contento di questo ha fatto giurare al parlamento (un'assemblea dove si riuniscono dei rappresentanti eletti dagli italiani per pigiare dei bottoni) che davvero pensava che fosse la nipote dello zio. Il parlamento ha inserito il telepensiero, esaminato la mente del vecchio (scusate, adulto) e dichiarato la sua buona fede.
Ecco, su questo gli italiani non si lasciano imbrogliare, nemmeno dagli esperti: alcuni non potrebbero vivere senza questo signore, altri lo vorrebbero in prigione a tutti i costi, e litigano, si insultano, disegnano e scrivono cose strane.
Questo è quanto ho visto in questo paese chiamato Italia. Vi prego, lasciatemi tornare.

PS Questo marziano assomiglia un po' a Beppe Grillo, o almeno alle cose che mi piacciono di lui.